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Siti internet turistici — il futuro è nei contenuti?

Tra tutti i settori legati ad internet, quello turistico è uno dei più difficili: la forte competizione tra i player e l’elevato numero di portali tematici sono sempre stati elementi molto forti che hanno reso difficile la vita alle aziende che sviluppano siti Internet Turistici.

Negli ultimi anni abbiamo poi assistito ad una ulteriore novità, ossia la straordinaria ascesa di Booking.com che in breve tempo è diventato leader incontrastato nelle prenotazioni.

Un’analisi comparativa

Per fare un esempio di quanto Booking.com ha cambiato tutto il settore turistico possiamo tentare un paragone con il mondo dell’e-commerce.
Le abitudini degli utenti, dall’arrivo di Amazon su mercato sono variate e non di poco. La garanzia e l’affidabilità che Amazon trasmette ai suoi utenti (anche grazie ad una polita di gestione delle controversie molto forte) sono diventate un punto di riferimento tale, che anche i grandi marchi “retailer” si appoggiano a lui per vendere i propri prodotti.
La ragione che spinge le persone a comprare da Amazon piuttosto che dal sito del produttore è la certezza di trovare un prezzo più scontato ma soprattutto una rete di tutele che i canali tradizionali non hanno mai fornito.

Da questa breve e sommaria analisi, sembrerebbe quindi che il mercato degli e-commerce sia morto sotto l’ombra di Amazon, ma non è così. I negozi virtuali si sono dotati di servizi, guide, customer care, metodi di pagamento affidabili (es. Paypal) e di politiche di attrazione degli utenti non necessariamente basate sul prezzo, ma sull’esperienza di vendita. In questo modo, i più bravi, hanno assimilato la lezione, imparando dal più bravo ed il loro mercato ha continuato a prosperare.

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I siti turistici attuali: sistemi di vendita o una vetrina di Booking.com?

Molti siti web turistici attualmente in linea sono concepiti per funzionare al tempo del WEB 1.0, ossia quando esistevano ancora una pluralità di motori di ricerca, quanto i Social Network non esistevano e quando i sistemi di vendita online non avevano ancora fatto breccia del cuore degli utenti.

Gli straordinari numeri di Booking.com e Tripadvisor dimostrano invece tutto l’opposto: oggi l’utente che cerca online la sua vacanza, basa le sue ricerche su tre criteri fondamentali

  1. Ricerca tramite Google (motori di ricerca)
  2. Ricerca tramite Booking.com (portali di prenotazione)
  3. Ricerca dell’esperienza di altri utenti tramite Social Network (Tripadvisor, Facebook, Foursquare etc..)

Cerchiamo di analizzare punto per punto questi tre comportamenti

  1. Ricerca tramite Google: l’utente effettua una ricerca più o meno mirata rispetto alle sue esigenze. Quando le ricerche sono generiche trovano ancora spazio alcuni portali tematici molto specializzati, che riescono a surclassare qualsiasi sito di struttura turistica, quando invece le ricerche diventano più specifiche i singoli siti, se capaci di intercettare queste richieste, riescono a dire fortemente ancora la loro.
  2. Ricerca tramite Booking.com: in questo caso l’utente cerca l’accoppiata prezzo / qualità. E’ possibile che l’utente esca momentaneamente da Booking per visionare il sito web della struttura, ma per evitare che ci torni è necessario offrirli quel “qualcosa in più” che lo persuada a non tornare sui suoi passi
  3. Ricerca dell’esperienza comune: in questo caso gioca moltissimo la capacità che la struttura ha avuto di rispondere prontamente ai feedback, negativi o positivi, sul maggior numero di piattaforme possibili.

Come conseguenza a questo tipo di comportamento, il classico sito web turistico (Chi Siamo, Prezzi, Foto, Dove Siamo e Contatti) diventa a tutti gli effetti il miglior alleato dei portali di prenotazione online. L’utente infatti, per nulla incentivato alla “call to action” tornerà dove si sente più “protetto” e “garantito” e effettuerà li il suo acquisto (con relative provvigioni da pagare).
Chi invece cercherà le strutture tramite motori di ricerca, non riuscirà nella maggior parte dei casi a trovare il sito web.

Quindi ci troviamo al declino del sito web?

Assolutamente no! Il nostro sito web deve tornare ad essere la miglior vetrina possibile e deve riacquistare, almeno in parte, il valore in termini di prenotazioni che aveva fino a qualche anno fa.
La lezione che i gestori di e-commerce hanno dovuto digerire può tornarci utile: cerchiamo di capire cosa possiamo fare.

  1. Tutto il pubblico possibile. Sapete che nel corso del 2014/2015 la navigazione mobile ha superato quella tradizionale da PC? La prima cosa da domandarsi è: qualora i visitatori arrivino sul mio sito, sono in grado di usarlo al meglio? La risposta è nel Responsive Design, ossia la capacità del sito di adattarsi a tutti i dispositivi, indipendentemente dalla grandezza dello schermo. Se non sei sicuro che il tuo sito si veda bene sul cellulare, Google ha messo a punto un tool per scoprirlo
    https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/
  2. Evitiamo le commissioni. Qualora un visitatore arrivi sul vostro sito, è in grado di “spendere”? E’ in grado di capire che alla faccia della parity rate, se prenota direttamente da voi, ottiene quel “quid” in più rispetto ai portali di Booking? E’ sufficientemente chiaro quali siano le politiche di cancellazione, di uso della carta di credito, etc..?
    Partendo dalle strutture più piccole, fino ai grandi complessi alberghieri, esistono soluzioni di BOOKING ONLINE per tutte le tasche e tutte le esigenze. Almeno che non gestiate strutture molto particolari dove il “contatto umano” è condizione necessaria, la possibilità di pagare con FACILITA’, TRASPARENZA, SERIETA’ e magari con qualche benefit ben evidente può farvi risparmiare migliaia di euro all’anno di commissioni.
  3. Curiamo la nostra immagine online. Anche se può sembrare una perdita di tempo è necessario curare tutti i Social Network dove siamo presenti. Non possiamo sapere dove i nostri clienti prendono informazioni su di no; inoltre cerchiamo di essere sinceri: al tempo del Web 2.0 le bugie hanno le gambe ancora più corte.
  4. FACCIAMOCI TROVARE. Google raccoglie ancora il maggior traffico al mondo ed essere presenti col nostro sito è l’unico modo per limitare il costo delle provvigioni!

IL VALORE DEI CONTENUTI, UNICI, PROPRI E BEN OTTIMIZZATI

Come ormai abbiamo sperimentato tutti, la prima pagina di Google per ricerche “generiche” è ormai offlimits per la maggior parte dei siti web, è necessario quindi trovare altre strade per essere visibili.

Da dopo gli aggiornamenti di Google (Penguin e Panda) abbiamo improvvisamente tutti capito l’importanza dei contenuti per rendere indicizzabile un sito web. A distanza di alcuni anni, la situazione non è assolutamente cambiata.

Invece di pensare al proprio sito come al tempo del WEB 1.0, cerchiamo di immaginarlo come una realtà fluida, in costante miglioramento ed espansione. Chiaramente se non rispettiamo prima di tutto i tre punti precedenti, difficilmente i nostri sforzi serviranno a qualcosa, ma pensando di avere a che fare con un sito web ben fatto, cerchiamo di capire l’importanza di poter contare su contenuti nuovi, freschi, unici e soprattutto studiati per le ricerche nei motori di ricerca.

Anticipare temporalmente di alcuni mesi, fiere, eventi e manifestazioni, inserendo nel sito web pagine ricche di informazioni, oltre alla nostra immagine ed al nostro booking engine, ci permette di ricevere traffico interessato a cui offriamo non solo risposte, ma anche soluzioni di accoglienza.
Ricevere informazioni su un evento, ed assieme sapere che l’Hotel X che ben figura tra le recensioni di tanti utenti offre la possibilità di prenotare subito ed con un prezzo molto interessante, oppure (se proprio non volete rinunciare alla Parity Rate) con importanti agevolazioni o servizi inclusi è un ottimo modo per sfruttare al meglio le potenzialità che i motori di ricerca ancora offrono.

Questo approccio dimostra la sua efficacia anche nella descrizione del territorio, dei dintorni, dei servizi che i potenziali clienti possono ricevere dalla vostra area. Non va dimenticato inoltre la possibilità di aggiungere al sito delle mini guide circa la possibilità di fare sport, escursioni, monumenti da vedere e non importa che si debba parlare necessariamente delle attrazioni maggiori (sui cui esiste una più forte concorrenza), spesso non è la quantità di visite ma la loro qualità a fare la differenza.

Alcuni di voi potrebbero obiettare che il loro sito ha già UNA PAGINA con tutte queste informazioni: ricordiamoci la lezione di Penguin e Panda, i contenuti devono essere sufficientemente lunghi, accurati, unici (ossia non copiati da nessuno, nemmeno da Wikipedia….) e pensati per i motori di ricerca. Avere UNA PAGINA con un pamphlet di piccoli contenuti, magari copiati da qualche altro sito, equivale a non avere nulla.

Dunque la soluzione di tutti i mali passa dalla scrittura di qualche testo?

Sicuramente no, dobbiamo pensare al sito turistico come un sito che deve presentarsi al web nella sua massima forma, dobbiamo investire tempo (o risorse, affidandoci ad una azienda) sui Social Network, dobbiamo dotarci di uno strumento di vendita online affidabile, semplice e che trasmetta sicurezza. Successivamente a questi step però poter contare su ottimi contenuti, costantemente aggiornati può essere davvero l’arma in più per restituire al sito web un ruolo importante, non solo per l’immagine dell’azienda ma anche per il suo fatturato.

 

Daniele Bertocci

Lavoro da Piramedia orami dal lontano 2003. In tutti questi anni credo di aver realizzato "qualche" migliaia di siti web, passando dall'html al Flash, da Javascript al Mootools fino al Jquery, scrivendo in ASP, .Net, Php, usando Joomla, Wordpress, Drupal, Prestashop, vedendo nascere i Social Network, Adsense e Adwords ma sempre con un unico obiettivo: creare siti facilmente navigabili e che siano sulla "maledetta" prima pagina di Google...